La regione Abruzzo è da secoli terra di olivicoltura, difatti la diffusione capillare dell’ulivo sul territorio si protrae dal mare alle zone collinari e pedemontane.
Proprio la disposizione del territorio abruzzese permette di avere un’ampia gamma di scelta di prodotti oleari con diverse fragranze e sapori.
Quest’anno la campagna olivicola abruzzese ha presentato una fioritura “eccezionale” con una allegagione (cioè l’attacco e lo sviluppo dei frutti) inferiore a quanto pronosticato a causa degli sbalzi termici e della siccità; da quanto riportato sui bollettini tecnici della Regione Abruzzo risulta evidente che la raccolta dell’olivo sia iniziata in anticipo, già dai primi di ottobre per alcune varietà, ed è stato indispensabile per gli olivicoltori il monitoraggio da possibili parassiti e marciumi.
Il ruolo chiave della figura del Dottore Agronomo, al fine di avere un prodotto eccellente, è quello di seguire gli agricoltori nella fase di potatura, di gestione dell’inerbimento, della concimazione e del monitoraggio di possibili parassiti nella fase di maturazione dell’ulivo.
Nel contesto odierno che vede condizioni climatiche in continuo cambiamento, possibili attacchi da parte di parassiti in fase di maturazione del frutto, condizioni siccitose che comportano una allegagione ridotta, l’Abruzzo presenta sempre un prodotto eccezionale per il proprio olio extra vergine d’oliva sia grazie alle varietà autoctone e sia grazie alla crescente consapevolezza, da parte degli olivicoltori abruzzesi, di aumentare la qualità del prodotto rispetto alla quantità.
Per tale ragione sempre più importante diventa la figura del Dottore Agronomo che, grazie allo studio del terreno, condizioni climatiche, condizioni idriche, aiuta gli olivicoltori a puntare sulla qualità di un prodotto che fà la differenza.